17 Feb EU4EU: l’esperienza della Host Organization Enso Group durante il COVID
Roma, 17 February 2021
Il programma EU4EU è iniziato sei anni fa per offrire ai giovani studenti europei l’opportunità di avviare la loro carriera professionale svolgendo uno stage all’estero, e per aiutare le aziende e le organizzazioni europee a crescere con l’aiuto di tali studenti.
Oltre 500 organizzazioni in tutta Europa fanno parte del programma EU4EU e ospitano stagisti provenienti da diversi settori come: affari, comunicazione, politica e marketing. Noi di EU4EU, abbiamo intervistato diverse organizzazioni ospitanti per conoscere le loro esperienze con il programma e con i tirocinanti. Per molti hosts, la partecipazione si è dimostrata molto soddisfacente, con il 90% che si è dichiarato “estremamente soddisfatto dell’iniziativa” e il 96% “molto contento dei propri interns”.
Kat Sikora, Project Manager di Enso Group è il nostro prossimo ospite. “Siamo un’organizzazione che lavora nell’ambito del project management, attivi soprattutto nella gestione di progetti K2. La maggior parte di questi progetti riguardano la robotica. Operiamo praticamente ovunque in Europa, e il nostro slogan come azienda è: facciamo progetti sempre e ovunque”, spiega. “Abbiamo anche un programma di apprendistato locale, in cui i nostri trainees imparano a scrivere progetti”, aggiunge.
Quando la pandemia ha colpito, Enso Group ha dovuto stravolgere i propri piani: “Il periodo più impegnativo è di solito tra marzo e luglio, in cui dovevamo avere circa 600 progetti attivi. Molti dei project manager e degli studenti non sono però potuti arrivare o hanno dovuto essere rimpatriati d’emergenza nei loro paesi d’origine”.
L’azienda lavora e collabora con persone provenienti da tutta Europa, il che significa che durante quel periodo di profonda crisi, si sono dovuti organizzare per far sì che tutte quelle persone potessero tornare a casa. “E ‘stato davvero frenetico”, dice. “In generale, abbiamo una squadra abbastanza buona per occuparci della parte logistica, ma durante quel periodo è stato molto impegnativo perché nessuno sapeva cosa avremmo dovuto fare e come avremmo dovuto agire”.
Successivamente, nonostante fossero passati ad una gestione dell’azienda completamente online, molti dei tirocinanti hanno in un secondo momento deciso di posticipare il loro tirocinio all’anno seguente: “Non c’erano molti studenti disposti a svolgere il traineeship online, semplicemente perché preferiscono viaggiare e sperimentare una cultura diversa. La pandemia è stata ed è una dura battuta d’arresto, ovviamente”, spiega Sikora, che però comprende la decisione degli stagisti. “Gli studenti non vogliono lavorare o studiare tutto il giorno nella loro stanza. Vogliono giustamente partire e vivere al massimo questa esperienza”.
Al momento, di tutti i tirocinanti che avrebbero dovuto ospitare, soltanto una di loro ha accettato lo svolgimento del tirocinio da remoto. “Per certi versi, è più facile per entrambi”, spiega Sikora, “le tasks assegnate sono di meno perché subentra l’impossibilità di svolgere determinati lavori pratici che avrebbe portato avanti se avesse lavorato in presenza”. Ma questo non significa che non ci sia lavoro da fare, “la studente ci aiuta molto a preparare e scrivere nuovi progetti; oltre all’opportunità che le diamo di fare esperienza pratica nella gestione degli stessi”, afferma. “Di sicuro è una maniera di lavorare e interagire completamente diversa, che a volte la può far sentire un pò sola”, aggiunge.
Per quanto riguarda la selezione dei tirocinanti attraverso il programma EU4EU, la host Enso Group segue due criteri principali: “Innanzitutto diamo precedenza agli studenti che ci hanno personalmente contattato. Gli facciamo il colloquio per primi perché hanno fatto uno sforzo e dimostrato interesse verso la nostra azienda, il che significa che abbiamo la quasi totale certezza che sono disposti a impegnarsi con noi”, dice Kat Sikora. “Di solito sono i migliori, perché sono più orientati all’obiettivo”, aggiunge. “Successivamente controlliamo il portale filtrando gli studenti interessati al project management, invitandoli per un colloquio telefonico”.
Sikora afferma che non importa se gli studenti non possiedono esperienza nella gestione dei progetti, “la maggior parte di loro non ha l’esperienza e non ne ha bisogno. Devono avere la volontà di imparare ed impegnarsi”, sottolinea. “Molte persone con le quali abbiamo avuto un colloquio, sono rimaste sorprese di poter far parte del nostro team”, afferma. “Il nostro obiettivo è che questi studenti possano lavorare e collaborare insieme, realizzando qualcosa di pratico e sostanziale da poter inserire all’interno del proprio CV; qualcosa che potranno mostrare e dimostrare al loro futuro datore di lavoro”.
“Quello che penso sia fantastico di EuGen e del programma EU4EU è che permette di individuare e selezionare giovani ragazze e ragazzi con molteplici e importanti capacità. Ciò aiuta non solo le organizzazioni, ma anche gli studenti, i quali devono impegnarsi nell’importantissimo compito di riuscire a lavorare come una squadra” conclude.
Noi di EuGen crediamo fortemente nella mission che la nostra organizzazione si propone di portare avanti, ovvero quella di facilitare e agevolare l’accesso al mondo del lavoro per i giovani ragazzi europei. Soprattutto in un momento di grande crisi ed incertezza come quello che stiamo vivendo è fondamentale continuare a garantire il nostro supporto sia agli studenti, sia alle organizzazioni ospitanti come Enso Group, le quali al momento hanno non poche difficoltà nel trovare personale qualificato che possa aiutare la crescita e la produttività della propria azienda.